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Donne uccise a Bergamo, no serial killer

Donne uccise a Bergamo, no serial killer

Da comparazione verifiche omicidi non collegati né collegabili

BERGAMO, 16 gennaio 2017, 21:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Perde definitivamente peso l'ipotesi di un killer seriale che si aggira nella Bergamasca dato che è stato accertato che non è stata la stessa mano a uccidere Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri.
    Pur non trascurando nulla, il procuratore capo di Bergamo Walter Mapelli spegne quella che già dall'inizio per gli inquirenti era sembrata una ipotesi poco verosimile. La procura aveva comunque chiesto ai medici legali che hanno eseguito le autopsie delle due donne di comparare le ferite e verificare eventuali analogie. Dalla comparazione la conferma che i due omicidi non sono collegati né collegabili.
    Gianna è stata colpita più di una volta, Daniela solo una.
    Inoltre il taglio alla gola inferto a Daniela è orizzontale, mentre è diagonale quello che ha ucciso Gianna. Infine l'arma con cui è stata sgozzata Gianna ha scalfito anche la spina dorsale, quella che ha ucciso Daniela, invece, ha praticamente tranciato le vertebre della spina dorsale.
   

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