L'esplosione al commissariato di
Andria non è stata originata da un attentato, nè la matrice è di
criminalità, ma si è trattato di un incidente. E' quanto rende
noto la Questura di Bari dopo gli accertamenti. L'esplosione,
avvenuta alle 11.35, è stata causata dalla deflagrazione di un
reperto, sequestrato e custodito nei locali del commissariato,
consistente in un barattolo di conserva di pomodoro con
all'interno sali e zucchero.
L'esplosione, riferisce la polizia, si è verificata al piano
terra del commissariato, in prossimità dell'ingresso. Il
contenuto del reperto "ha subito una modificazione chimica,
causata dall'ossidazione a contatto con il metallo
dell'involucro, tale da trasformare i sali in picrato di
ammonio, materiale esplodente sensibile ad urti e sfregamenti".
Il manufatto, custodito nell'ufficio Reperti, era destinato alla
distruzione; da chiarire come sia finito in un cestino di
rifiuti. Due i feriti: un addetto alle pulizie (20 giorni di
prognosi) e un vigile urbano (cinque giorni).
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