Si è aperto oggi in tribunale a
Tempio Pausania il processo per il crollo del ponte di Monte
Pino, in Gallura, che provocò la morte di tre persone
inghiottite dalla piena durante l'alluvione del 18 novembre
2013. A presiedere il dibattimento il gup Alessandro di Giacomo,
che ha sostituito il collega Vincenzo Cristiano, ai domiciliari
a Pozzuoli da alcuni giorni perché coinvolto in un'inchiesta
della procura di Roma per corruzione.
Nella udienza si sono costituiti parte civile i parenti delle
vittime e la Provincia di Sassari. Fra gli imputati principali,
il progettista e direttore dei lavori della strada, l'ingegnere
di Calangianus Giuseppe Muzzetto, di 71 anni, i tecnici della ex
provincia Olbia-Tempio, Francesco Prunas ed il collega Pasquale
Russo, di Olbia, e Graziano Sini, responsabile dell'ufficio
manutenzioni della ex Provincia gallurese. Alla sbarra anche
Giuseppe Mela, di 64, tecnico della Provincia di Sassari, e
Antonio Zuddas, l'ingegnere che nel 1991 stilò un collaudo
tecnico della strada.
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