Si concluderà oggi a Torino
l'udienza preliminare per il caso Eternit bis. La sessione della
mattinata è stata dedicata alle repliche di accusa e difesa e il
pm Gianfranco Colace ha ribadito la richiesta di rinvio a
giudizio dell'imputato, l'imprenditore svizzero Stephan
Schmidheiny, per tutti gli oltre 250 casi di morte da amianto
che gli sono contestati, insistendo inoltre sul reato di
omicidio volontario. La decisione del giudice è prevista nel
tardo pomeriggio.
"Insistiamo nel proscioglimento con piena convinzione" ha
detto l'avvocato Astolfo Di Amato, difensore dell'imprenditore
svizzero. "Schmidheiny - ha spiegato il legale - era a capo di
un grande gruppo industriale e non era presente nei singoli
stabilimenti. A lui risultava che la soglia di polverosità era
al di sotto dei limiti imposti dalle norme. E aveva dato l'input
ai dirigenti di investire, e di continuare a investire, sul
miglioramento sulle condizioni di sicurezza. Per lui non c'è né
colpa né dolo".
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