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"Logos in progress", flash mob letterario contro la violenza di genere

L'idea è dell'artista Barbara Lalle. L'appuntamento a Roma in piazza Vittorio

Una performance-istallazione di arte pubblica contro la violenza di genere: "Logos in progress". L'idea è della performer romana Barbara Lalle in collaborazione con l’architetto e docente Antonio Romano e dell’organizzatrice di eventi e district reference Paola Morano. La location Piazza Vittorio a Roma. 

La performer - l'iniziativa gode del patrocinio del Municipio I di Roma Capitale - ha realizzato, con la collaborazione e partecipazione dei cittadini, un totem commemorativo per tutte le donne vittime di violenza e al tempo stesso d’ ispirazione alla sana pratica di usare le parole al posto delle mani.

SI RINGRAZIA PER LA GENTILE CONCESSIONE MARCO MARASSI (FOTO) e NICHOLAS BERARDO (VIDEO)

Proprio per questo Barbara Lalle e i cittadini hanno usato per la costruzione, come fossero mattoni e in effetti lo sono diventati, dei libri portati in dono dai partecipanti. "I libri - hanno detto i promotori del flash mod - sono stati in numero tale che non potrà essere più difficile trovare le parole che a volte mancano e che, in assenza delle quali, alcuni uomini si riversano sulle pagine tristi della violenza. Il totem potrà rimanere laddove è stato costruito. A memoria e come monito". 

La costruzione del totem è stata accompagnata da letture dedicate alle donne, senza fare menzione della violenza che si vuole e si deve esorcizzare. I lettori sono giunti da diversi ambiti: dal mondo dell’Informazione (la giornalista Mimosa Martini, il giornalista e fotografo Roberto Cavallini), dell’Università e Ricerca (Mara Memo, docente di Sociologia Urbana a La Sapienza di Roma, Annagrazia Stammati presidente del CESP e del Telefono Viola, Carla Maria Hung, ricercatrice americana in Italia della Duke University), dell’Arte (la gallerista Elisabetta Giovagnoni, l’architetta e scenografa Barbara Kreisl, l’autrice Clara Cerri), dello Spettacolo (l’attrice Anna Lola Pagnani e Alessandra Maria Buglioni, la soprano Loredana Margheriti, l'attore Federico Mancini), docenti di ogni ordine e grado (Brigitte Rashemberg, Maria Giuseppina Pini, Roberto Staglianò, Anita Lalle, Paola Reggio, Paola Apostoli, Barbara Avellino, Vittoria Saulle, Cesare Lilli, Francesca Nestreri e Cheryl Elizabeth Chapman), professionisti (Emanuela Lalle Ortodontista, Francesco Zinno,  Gea Ottaviani Confindustria, Fabio Asaro manager Elis, Emanuela Brugnoli Comunicazione) e cittadini di diverse nazionalità a rappresentanza dell’essenza multietnica del rione Esquilino. Tra gli altri, ha letto un testo anche una bimba di 6 anni, Futura.

La performance è andata in scena all’interno del giardino di Piazza Vittorio, nei pressi dell’area dell’anfiteatro. 

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