Una cinquantina di
imprenditori in difficoltà economiche sarebbero stati vittime di
prestiti con tassi da usura (fra il 200 e il 400%), una volta
finiti nella rete di un settantenne di origini napoletane e del
figlio, arrestati dalla Guardia di finanza di Ascoli Piceno con
l'accusa di usura ed estorsione. L'inchiesta, coordinata dalla
procura di Fermo, ha il nome in codice di 'Vesuvio'. Altri 9 gli
indagati a piede libero (uno con obbligo di dimora), mentre le
Fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro preventivo ai fini
della confisca un night di Porto d'Ascoli la cui proprietà
sarebbe riconducibile al 70enne e al figlio. Il locale vale 120
mila euro, ed è stato sequestrato insieme alle quote societarie
dell'impresa proprietaria della licenza e a due conti correnti
bancari e uno postale. L'inchiesta è scaturita da una precedente
indagine della Gdf su debiti di gioco.
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