Governo ed opposizione si
accusano a vicenda di promuovere la violenza dopo le
manifestazioni antigovernative di ieri a Caracas ed in altre
città del Venezuela, durante le quali è morto un poliziotto e
sono rimasti feriti almeno 140 manifestanti, cinque dei quali da
colpi di armi da fuoco. Altri 147 dimostranti sono stati
arrestati
Il ministro degli Interni, Nestor Riverol, ha reso noto che
un agente della polizia dello stato di Miranda - a nord di
Caracas - è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco, e altri
due sono rimasti feriti, mentre cercavano di sbloccare una
strada nazionale sulla quale un gruppo di manifestanti aveva
eretto una barricata.
Henrique Capriles, ex candidato presidenziale
dell'opposizione nonché governatore di Miranda, ha confermato la
notizia su Twitter, condannando l'episodio di violenza e
annunciando l'apertura di un'inchiesta.
D'altra parte, cinque manifestanti sono stati ricoverati con
ferite di arma da fuoco a Maracaibo, capitale dello stato di
Zulia (ovest), dopo che un gruppo di militanti chavisti ha
cominciato a sparare contro un corteo antigovernativo.
Secondo i primi bilanci pubblicati dalla stampa locale,
durante la "Presa di Venezuela" organizzata ieri
dall'opposizione almeno 140 manifestanti sono stati feriti, in
maggioranza durante cariche delle forze dell'ordine. (ANSA)
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