Passo in avanti nell'indagine
sulla scomparsa di Biagio Carabellò, 46enne di Bologna di cui
non si hanno più notizie dal 23 novembre 2015. La consulenza
disposta dalla Procura ha concluso per la falsità del testamento
con cui la fidanzata, Elisabetta Filippini, morta nel 2010,
nominava come unica erede Simona Volpe, l'amica che l'accudì
negli ultimi giorni di malattia. E' stato disposto il sequestro
dell'asse ereditario e Volpe risulta indagata nel fascicolo del
Pm Stefano Orsi per uso di atto falso; nell'inchiesta è
contestato anche il sequestro di persona, a carico di ignoti.
I familiari di Carabellò avevano presentato un esposto dopo
il ritrovamento a casa dello scomparso di un testamento olografo
di Filippini, che designava il fidanzato come erede di due terzi
dei propri beni, il resto ad una fondazione benefica in Burundi.
Il ritrovamento aveva fatto nascere dubbi nei familiari perché i
testamenti erano redatti in date simili, sempre il 21 giugno,
del 2009 e del 2010, e presentavano stranezze.
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