"Con il sindaco di Visso,
Macerata, abbiamo già un rapporto, loro hanno dei testi
manoscritti di Leopardi che ospitavano nel loro museo. Li
ospiteremo qui a Bologna e attorno a questo daremo tutta la
solidarietà che come cittadini sapremo dare". L'ha detto il
sindaco di Bologna, Virginio Merola, parlando del terremoto che
la notte scorsa è tornato a colpire il centro Italia.
In totale sono 27 gli autografi di Giacomo Leopardi - sei
Idilli, fra cui 'L'Infinito', cinque sonetti, l'Epistola al
Conte Carlo Tiepoli, quattordici lettere e un commento alle rime
del Petrarca - custoditi nel museo del paese marchigiano
all'interno del Palazzo dei Governatori, la cui struttura era
rimasta seriamente compromessa già dopo il sisma del 24 agosto.
I manoscritti erano stati venduti per quattrocento lire italiane
nel 1868 all'allora sindaco di Visso, Gaola Antinori, dal
preside del Liceo Galvani di Bologna, Prospero Viani.
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