La Guardia di Finanza ha
eseguito in Calabria, Emilia Romagna e Lombardia un decreto di
sequestro di beni mobili, immobili e societari per un valore di
circa 15 milioni di euro riconducibili ad alcuni imprenditori
del nord Italia ritenuti contigui alle cosche di 'ndrangheta
Aquino-Coluccio e Piromalli-Bellocco. L'indagine, coordinata
dalla Dda di Reggio Calabria, scaturisce dall'attività volta a
disarticolare un'organizzazione criminale calabrese che,
attraverso prestanome, controllava diverse attività economiche e
si era aggiudicata diversi appalti e sub appalti per la
realizzazione di importanti opere, tra cui alcuni padiglioni di
Expo 2015. In particolare, le imprese destinatarie del
provvedimento avrebbero gestito la realizzazione dei padiglioni
della Cina e dell'Ecuador all'esposizione mondiale. Le stesse
imprese si sarebbero anche occupate, sempre ad Expo, delle opere
di urbanizzazione e delle infrastrutture di base.
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