Una lite tra vicini, un tecnico
veterinario italiano e un professionista di origini israeliane,
è finita in tribunale con il primo, imputato, che dovrà
difendersi dall'accusa di minacce razziste. Il processo a
Bologna nasce da una querela presentata il 22 aprile 2013 dal
professionista, parte civile con l'avv.Alessandro Gamberini.
Denunciò un'ostilità del vicino che lo offendeva in quanto
'arabo', invitandolo a tornarsene a casa propria. Poi, una volta
scoperto che era israeliano, avrebbe indirizzato gli insulti
contro gli ebrei. Il professionista raccontò un episodio del 21:
l'altro fermò l'auto e gli venne incontro con insulti razzisti e
minacce di morte. Lo accusò di aver preso a calci i suoi cani il
giorno prima, mentre lui sostiene di essere stato aggredito.
Al dibattimento si arriva dopo l'opposizione al decreto
penale di condanna per minacce aggravate e ingiuria. Il Pm in
udienza ha contestato anche l'aggravante della finalità di
discriminazione o di odio etnico razziale o religioso.
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