Ad un mese dal terremoto del 24
agosto scorso, che nelle Marche ha fatto 51 vittime e provocato
danni enormi, sono già state chiuse le tendopoli di Acquasanta
Terme e Spelonga di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli
Piceno, e Montefortino e Amandola nel Fermano. Le altre, fa
sapere la Protezione civile regionale, saranno smantellate la
prossima settimana. Nei giorni immediatamente successivi alla
scossa di magnitudo 6, nelle tende dormivano 1.257 persone,
oggi meno di 200. La Protezione civile regionale, insieme al
Dipartimento nazionale e alle amministrazioni comunali, sta
procedendo velocemente alle operazioni che consentono alle
famiglie di tornare nelle proprie abitazioni, se agibili, o
trovare soluzioni abitative adeguate. Ad oggi, su 29 mila
richieste di sopralluogo su edifici pubblici e privati delle
province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata ne sono state evase
3.850. Per ora sono 1.400 gli edifici dichiarati inagibili.
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