Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cronaca
  1. ANSA.it
  2. Cronaca
  3. Sisma, Curcio: 'Percorso sarà lungo'. 4.500 persone assistite

Sisma, Curcio: 'Percorso sarà lungo'. 4.500 persone assistite

Agibile 70% scuole. Verificati 84 edifici pubblici, 57 sono ok

Il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, parla esplicitamente di "percorso molto molto lungo" per riportare a un livello accettabile di normalità le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma. Lo ha fatto in Commissione Ambiente della Camera nel corso di un'audizione, non senza tralasciare le difficoltà incontrate in un territorio che dalla notte del 24 agosto ha tremato ancora 6mila volte. Ma da responsabile dei soccorsi, Curcio ha anche ribadito che la macchina finora ha funzionato bene, grazie "a un sistema che ha dato buona prova in termini di risposta". Nel frattempo, a pochi giorni dall'apertura delle scuole, è risultato da verifiche operate da Protezione Civile, Ministero dell'Istruzione e Sindaci, che il 70% degli istituti scolastici è agibile, percentuale che si traduce in 331 costruzioni su 480. Non solo. Sono stati verificati anche 84 edifici pubblici: 57 sono agibili, 18 temporaneamente inagibili - in tutto o solo in parte - ma grazie a provvedimenti di pronto intervento diventerebbero agibili. Tre sono parzialmente inagibili, 1 da rivedere e 5 inagibili. Chiamato dai commissari della Camera a tracciare un bilancio delle attività, il capo della Protezione Civile ha ricordato che al momento, "a 14 giorni dall'evento, si continua ancora a scavare perché ancora non è conclusa la fase operativa di soccorso". Per ora sono circa 4.500 le persone assistite nelle tende, "anche se la disponibilità è più ampia". Ma, volendo tranquillizzare gli animi per l'imminente e temuta discesa delle temperature, ha aggiunto che "verranno portate via da lì quanto prima, anche per non abbassare i nostri standard di qualità, che sono piuttosto elevati". Tuttavia, ha aggiunto rispondendo alle domande dei commissari, "a due settimane dal terremoto la comunità colpita non è pronta a venir via", si tratta infatti "di gente forte e con alto senso di appartenenza". I numeri delle persone coinvolte, ha ricordato, sono naturalmente inferiori rispetto agli 80 mila dell'Abruzzo o ai 50mila del sisma del 2012 che ha colpito Emilia Romagna, Veneto e Lombardia".

Per l'uscita dalle tende i cittadini di Accumoli sono disponibili a spostarsi a San Benedetto del Tronto; ad Amatrice al contrario la maggioranza non sembra gradire un allontanamento dal territorio. Tre le soluzioni adottabili per consentire l'uscita dalle tende: il contributo di autonoma sistemazione, che lo Stato è nelle condizioni di dare a chi, nei 7 mesi necessari per l'entrata in funzione della 'casette', non pesa sull'assistenza; il contributo di 200 euro a persona (più alto per chi fosse affetto da particolari fragilità) per coloro che si dicano disponibili a uscire dal piano di assistenza, facendo conto su un familiare; l'accoglienza in alberghi o in altre strutture, nel cui ambito opererà la formula 'Amatrice solidale', incardinata sulla messa a disposizione delle seconde case rimaste in piedi. Potranno poi utilizzare dei container, ha detto ancora il capo del Dipartimento della Protezione Civile, coloro che, avendo perso l'abitazione, hanno un'azienda agricola da mandare avanti, magari con animali da accudire. Da ultimo Curcio ha ribadito di vedere con "grande favore la nomina di un commissario per la ricostruzione. Penso infatti - ha osservato parlando di Vasco Errani - che il percorso sia unico, con da una parte il soccorso e gli aiuti, dall'altro la ricostruzione". A questo proposito ha tenuto a suggerire che "sarebbe molto utile che la gestione delle cosiddette 'casette' venga fatta da chi ha il compito di verificare la sostenibilità della ricostruzione". Tornando alle verifiche sugli istituti scolastici presenti nel cratere, bisogna rilevare che queste hanno fatto emergere anche 3 edifici che, pur non presentando danni, risultano essere al momento inagibili a causa di un rischio esterno. Altri 97, temporaneamente inagibili (in tutto o solo in parte), grazie a provvedimenti di pronto intervento potrebbero diventare agibili; 16, invece, risultano essere parzialmente inagibili.

Sono circa 4.500 le persone assistite nelle tende nel cratere del sisma
, e i primi iniziano ad andarsene nella notte. Lo avevano detto sia il commissario alla ricostruzione Vasco Errani che il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, e lo stesso Curcio lo ha ribadito nella sua audizione presso la Commissione Ambiente alla Camera: entro un mese fuori tutti. E ad Amandola (Fermo) è già iniziato il lungo processo di svuotamento delle tendopoli verso quell'autonoma sistemazione in loco, nelle strutture ricettive o nelle seconde case, che molti hanno individuato come la soluzione migliore. Amandola ha 289 sfollati, per 89 nuclei familiari. Ventitre di questi nuclei sono considerati 'sensibili', ossia con anziani o portatori di handicap, e di conseguenza 23 casette saranno allestite per queste esigenze. Per i restanti cittadini sono previste 21 casette, che si andranno a sommare alle rimanenti sistemazioni autonome. E' solo una piccola parte dei 4.500 sfollati in tenda (dislocati nelle Marche e nel Lazio soprattutto), ma è il segnale che tutti attendevano. Amandola ha anche mezzo ospedale inagibile: e in questo caso è stata la Regione Marche a chiarire che verrà rimesso in sesto il prima possibile. Ha fretta Amandola, ma hanno fretta anche gli altri comuni terremotati. Ma non c'è uguale condivisione sul futuro: il sindaco di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno) Sante Stangoni ha attaccato il collega di Accumoli (Rieti) sostenendo che ''La scelta del comune di Accumoli di portare i suoi sfollati a San Benedetto del Tronto è la peggiore che si possa fare. Trasferire un paese di 300 abitanti come quello sapete che significa: noi qui siamo 3 mila e qui vogliamo restare''. Fate morire Accumoli, fa capire il sindaco, mentre noi restiamo qui per far vivere Acquasanta. Ma poi è lo stesso sindaco a spiegare che la sua non voleva essere un'accusa, quanto piuttosto il rammarico per scelte dolorose, e che probabilmente la situazione di Accumoli è peggiore della sua. E segnali di rinascita passano anche attraverso la scuola: nei comuni ascolani di Arquata del Tronto, Montegallo e Acquasanta Terme i ragazzi saranno in classe regolarmente il 15 settembre. Casa e scuola per continuare a vivere.

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      Modifica consenso Cookie