"La nostra povertà è davvero
grande". Lanciano un appello le suore Clarisse di Camerino che
in una mail chiedono sostegno perché anche loro sono vittime del
terremoto: "I danni ci hanno colpito in modo grave. Quel che è
successo a noi non è niente in confronto alla perdita di vita,
di case e paesi interi distrutti, ma è pur vero che la nostra
chiesa è stata dichiarata inagibile, così come 3/4 del
monastero". "Stiamo cercando di vivere tutto nella fede e
nell'abbandono più totale", ma "siamo molto stanche e provate
nel corpo e nello spirito". "Non vi nascondiamo che anche
economicamente - aggiungono - per noi è catastrofico perché, se
nel 2000 c'erano i fondi dello Stato per la zona di Camerino,
ora sicuramente dovremo affrontare tutto da sole, e la nostra
povertà è davvero grande, con la sola entrata di due pensioni
minime e le offerte della gente con le quali paghiamo le
bollette, medicine e poco più. Per non dire che ancora dobbiamo
finire di pagare i debiti per il lavori della precedente
ricostruzione".
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