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Prescrizione e intercettazioni, approvata riforma del processo penale in Senato

Il testo verrà incardinato in aula entro la settimana

La commissione Giustizia di Palazzo Madama ha approvato in seduta notturna la riforma del processo penale che contiene modifiche alla disciplina su prescrizione e intercettazioni. Per quanto riguarda quest' ultimo tema, è passato l' emendamento dei relatori che dà la delega al Governo a mettere a punto una normativa che tenga conto, tra l'altro, della libertà di stampa e di quanto previsto dalla Corte di Strasburgo. Sul fronte del virus Trojan, si dovrà seguire quanto previsto per le intercettazioni ambientali. Il testo verrà incardinato in aula entro la settimana.

Hanno votato contro la riforma i tre senatori del Movimento Cinquestelle, Maria Mussini, e, su molti emendamenti, anche Corradino Mineo, in sostituzione di un altro senatore componente della commissione. Molti esponenti delle opposizioni, soprattutto in Forza Italia, erano assenti al momento del voto. "Una delle cose più pericolose di questo provvedimento - commenta Maurizio Buccarella (M5S) - è che si punisce sino a 4 anni di carcere il cittadino che diffonde immagini, video o conversazioni, pur registrati in sua presenza, recando danno all'immagine o reputazione altrui, se acquisiti fraudolentemente. Resta anche il dubbio interpretativo sull' avverbio e, a nostro avviso, si limita la libertà di critica di ognuno di noi". "Ma non si voleva depenalizzare il reato di diffamazione?", domanda Buccarella. La commissione Giustizia del Senato ha comunque dato il mandato ai relatori Felice Casson e Giuseppe Cucca (Pd) a riferire in aula.

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