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Ordigni chiese Fermo, indagati da pm

Ordigni chiese Fermo, indagati da pm

"Volevamo colpire simboli senza fare del male a nessuno"

ANCONA, 27 luglio 2016, 19:48

Redazione ANSA

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Volevano colpire dei simboli, ma senza far del male a nessuno. Così gli indagati per gli attentati alle chiese di Fermo, Martino Paniconi, 44 anni, e Marco Bordoni, 30 anni, davanti al pm Mirko Monti, che oggi li ha sentiti su richiesta dei loro avvocati, Alessandro Bargoni e Stefano Chiodini. "Martino era in uno stato di prostrazione - ha detto Bargoni - per situazioni familiari e lavorative. Si è fatto coinvolgere in discorsi che sembravano una grande cosa ideale, ma il loro non era certo un attacco al cuore dello stato".
    Dovendo decidere gli obiettivi da colpire "li hanno scelti rilevanti ma dove non ci sarebbero stati pericoli per le persone". A guidarli verso le chiese ci sarebbero però "incomprensioni con la chiesa locale". "Non c'era un progetto preciso - ha dichiarato Chiodini -. Marco, dopo la morte del padre, ha vissuto un periodo di disagio. Ha iniziato a fare letture anarchiche e nelle chiese ha visto una sorta di potere.
    Volevano dare dei segnali, anche se lo hanno fatto nel modo sbagliato".
   

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