C'è anche una misteriosa pista
esoterica nelle indagini sul furto di uno dei quadri più
ricercati al mondo, il 'Ritratto di Signora' di Gustav Klimt,
rubato alla galleria d'arte moderna Ricci Oddi di Piacenza nel
1997. I carabinieri del Nucleo investigativo - riferisce il
quotidiano Libertà - si sono imbattuti, tra le varie indagini
degli ultimi anni, anche in questa traccia, ritenuta
inverosimile: il quadro, rubato su commissione, sarebbe finito
nelle mani di una setta satanica di Piacenza che lo avrebbe
utilizzato per un rito propiziatorio in un cimitero, poi lo
avrebbe chiuso all'interno della bara di una bambina morta. Il
tutto per propiziarsi un demone.
Secondo quanto scrive il quotidiano piacentino, ad attirare
l'attenzione dei fantomatici satinasti sarebbe stata la
scoperta, fatta da una studentessa liceale, che si trattava di
un quadro doppio, ovvero che l'artista viennese aveva nascosto
un altro dipinto, "Ritratto di Ragazza", dipingendovi sopra
sulla stessa tela il "Ritratto di Signora".
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