Tre condanne a un anno di
reclusione e cinque assoluzioni. Più il pagamento di 540 mila
euro come risarcimento danni provocati alle parti civili, fra
cui il ministero dell'Ambiente, la Regione Sardegna ed il Comune
di Porto Torres. Si è chiuso in Tribunale a Sassari il processo
con rito abbreviato per la cosiddetta "Darsena dei veleni" di
Porto Torres, che vedeva imputati otto dirigenti Syndial,
accusati di disastro ambientale colposo e deturpamento delle
bellezze naturali per avere riversato in mare rifiuti
industriale altamente inquinanti.
Il giudice Antonello Spano ha emesso una sentenza che
riconosce come colpevoli dell'inquinamento ambientale provocato
dall'ex stabilimento petrolchimico di Porto Torres i vertici
della Syndial. Non tutti, la condanna a un anno di reclusione,
al pagamento delle spese processuali e dei danni cagionati, è
stata inflitta a Gian Antonio Saggese (responsabile delle
bonifiche), Francesco Papate e Oscar Cappellazzo (responsabili
del trattamento delle acque di falda).
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