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Amianto, Ona: lavoratori discriminati in Umbria

Amianto, Ona: lavoratori discriminati in Umbria

Intervento alla Regione e conferenza il 18 luglio

13 luglio 2016, 06:41

Redazione ANSA

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L'osservatio nazionale sull'amianto (Ona) si mobilita torna a chiedere il prepensionamento dei lavoratori umbri attraverso il riconoscimento dei benefici amianto fino al 2 ottobre 2003.

"Esposti all'amianto, licenziati e anche senza benefici previdenziali: i lavoratori delle fabbriche della Thyssenkrupp di Terni, della SGL Carbon di Narni, delle Officine Grandi Riparazioni di Foligno e degli altri grandi siti umbri sono stati discriminati rispetto a quelli degli stessi gruppi industriali che svolgevano le stesse mansioni in altre zone d'Italia", afferma l'Ona.

Su quella che la onlus ritiene una “inaccettabile ingiustizia”, il presidente Ezio Bonanni sarà ascoltato lunedì 18 luglio dalla II Commissione permanente della Regione Umbria. A seguire, alle 15, Bonanni interverrà ad una conferenza stampa presso Palazzo Cesaroni per fare il punto della situazione. Successivamente, alle 18, a Narni, parteciperà all’assemblea pubblica che vedrà la partecipazione di numerosi lavoratori e cittadini esposti e vittime dell’amianto di SGL Carbon e di altri siti con amianto.

"I benefici amianto riconosciuti dal Governo per lavoratori esposti in diversi siti industriali italiani - spiega l'Ona -, tra cui quelli della Thyssenkrupp di Torino fino alla data del 2 ottobre 2003, non sono stati invece previsti per i lavoratori dei siti dell'Umbria, per i quali i benefici si fermano alla data del 31 dicembre 1992, nonostante l'amianto sia rimasto presente fino a tempi molto più recenti. Il diritto ai benefici amianto non può essere una gentile concessione, frutto di una concezione del diritto come speciale concessione del feudatario. Invochiamo l’applicazione del principio di eguaglianza. La discriminazione di cui sono vittime i lavoratori umbri è inaccettabile e il beneficio amianto deve essere anche a loro riconosciuto fino al 2 ottobre 2003, tanto più tenendo conto che i lavoratori di identici siti in altre regioni hanno ottenuto il riconoscimento fino a quella data e quindi c’è stato un prepensionamento quasi completo di tutti i lavoratori dell’amianto".

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