Agenti della squadra mobile della
Questura di Lecce hanno eseguito il sequestro preventivo di un
appartamento che si trova nel centro di Lecce il cui
proprietario, un magistrato originario di Lecce in servizio a
Roma presso la Corte di Cassazione, e la sua compagna sono
indagati per favoreggiamento della prostituzione. I sigilli sono
stati disposti dal gip presso il Tribunale, Vincenzo Brancato,
su richiesta del sostituto procuratore Maria Vallefuoco.
L'indagato, secondo quanto accertato dagli investigatori,
avrebbe concesso in locazione l'immobile di sua proprietà a
giovani donne rumene, perché queste vi esercitassero la
prostituzione, esigendo un canone di locazione superiore a
quello di mercato, del quale richiedeva l'immediato pagamento in
contanti, senza rilascio di alcuna ricevuta e senza le
prescritte comunicazioni all'Autorità di pubblica sicurezza.
Nel corso degli ultimi mesi erano pervenute alla Squadra
Mobile numerose segnalazioni su un presunto giro di
prostituzione nello stabile.
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