Si affaccia dalla finestra della Casa Accoglienza del Gavac, a Viterbo, guarda il cielo e sorride. Rudy Guede, condannato a 16 anni per l'omicidio di Meredith Kercher, trascorrerà il permesso premio di 36 ore nella struttura del gruppo assistenti volontari animatori carcerari (Gavac), dove potrà accogliere familiari e amici inseriti in una lista passata al vaglio dai magistrati. Non potrà uscire né avere rapporti o dialoghi con persone esterne non autorizzate e dovrà rientrare nella casa circondariale Mammagialla della cittadina laziale entro le 21.00 di domani. "Aveva paura di attraversare la strada, ha visto uno smartphone e si è chiesto cosa fosse. Guardando un televisore a schermo piatto all'interno della casa ha chiesto: 'Che cos'è, un quadro?'", ha detto Claudio Mariani, criminologo, vice presidente del Gavac e coordinatore del gruppo di lavoro creato dal Centro per gli studi criminologici a sostegno dell'innocenza di Guede.
"Dopo aver trascorso nove anni in una cella di due metri per tre - ha proseguito - le paure vengono prima di accorgersi del sole". "E' sereno, - ha detto il suo portavoce Daniele Camilli - ha chiesto una scacchiera, big bubble, due panini, una birra e un melograno, che però non siamo riusciti a trovare perché fuori stagione". Mariani sottolinea poi che, tra le "semplici richieste" del giovane c'è anche quella di un profumo. Guede è arrivato alla casa accoglienza dopo essere uscito dal carcere e aver raggiunto la caserma dei carabinieri in via della Pace per adempimenti formali. "Siamo soddisfatti da un punto di vista tecnico e personale del ragazzo - ha commentato il suo legale, Fabrizio Ballarini - perché, dopo tutti gli sforzi che in questi anni, all'interno della struttura carceraria, l'equipe che lo seguiva ha svolto insieme a lui, abbiamo ottenuto il riconoscimento da parte del Tribunale di sorveglianza di Roma, quindi è un momento importante di riconoscimento. Lui è sereno, è emozionato perché è un passo importante". "Finalmente beneficia del permesso premio che era previsto un mese fa", ha aggiunto il portavoce di Rudy Guede.
L'uscita dal carcere prevista a maggio scorso, infatti, era slittata perché nella struttura di accoglienza non c'è una cucina. Successivamente il Tribunale di sorveglianza di Roma ha stabilito che i volontari potranno portare dei pasti a Guede. E' atteso per domani, assicura il portavoce di Guede, l'arrivo della signora Tiberi, la maestra "che ha cresciuto Rudy", che giungerà a Viterbo insieme con il marito. "Non è prevista la visita dei genitori naturali - aggiunge Camilli - del resto, Rudy non vede la mamma dal '98". Guede è stato processato con il rito abbreviato ed è l'unico condannato in via definitiva per l'omicidio di Meredith Kercher, uccisa a Perugia il primo novembre 2007. Finirà di scontare la pena nel 2024. Sono invece stati assolti in Cassazione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
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