Nato in una 'prigione'
in Libia in attesa di partire per la Sicilia. E'
Testimony, il 'testimone' della determinazione di sogno di
libertà, ha sette giorni di vita. Nato in Libia, per caso,
perché la sua famiglia è nigeriana. E' arrivato ieri nel porto
di Augusta su nave Bourbon Argos di Medici senza Frontiere,
assieme ad altri 1.134 migranti, compresi i suoi genitori.
Adesso la famiglia aspetta di conoscere la destinazione finale,
mentre volontari, medici e infermieri si prendono cura di lui.
Il padre, Nordine, 27 anni, ha un fisico possente, lo cerca
continuamente. E' stato lui, come certifica una foto scattata da
Medici senza frontiere, a tenerlo tra le braccia, alzarle e
porgerlo ai soccorritori dal gommone. La madre Blessy, 23 anni,
è stanca, il viaggio e il parto l'hanno stressata. Vuole
dimenticare il sequestro e la prigionia di Tripoli, ma ci vorrà
del tempo. Così il piccolo passa tra le braccia di una loro
amica, ma anche di una delle dottoresse di Msf, Irene Paola
Martino.
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