Roberto Zanda, 58 anni, l'extreme
runner cagliaritano, ha compiuto una nuova impresa. È tornato da
pochi giorni dall'Iran dove ha preso parte alla Isru - Iranian
Silk Road Ultramarathon, una maratona in autosufficienza di 250
chilometri nel terribile deserto salato Dasht-e-Lut dell'Iran
sudorientale, nella regione del Kerman, tagliando il traguardo
al quarto posto.
"Ho partecipato quasi per caso alla manifestazione - racconta
Roberto - mi ha chiamato l'organizzatore. Io sto preparando in
questi mesi la Transpyrena, l'ultra maratona di 900 chilometri
attraverso i Pirenei, dal Mediterraneo all'Atlantico, alla quale
parteciperò a luglio. Per me l'Iran è stato un test mentale e
fisico". La gara si è rivelata molto difficile: "È uno dei
deserti più caldi del mondo - sottolinea Roberto - ma i problemi
più grossi li ha dati la conformazione del terreno: sabbia e
sale che mischiati al sudore hanno 'bruciato' i piedi di molti
corridori creando problemi anche a me. Ho perso 5 chili durante
la maratona".
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