"La carne
dell'umanità" è "ferita dall'ingiustizia, dalla sopraffazione,
dall'odio e dall'avidità" ma lo Spirito Santo ci dà la forza
"per essere lievito di comunione, di consolazione e di
misericordia". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus mettendo
in evidenza che "il nostro essere ad immagine e somiglianza di
Dio-comunione ci chiama a comprendere noi stessi come
esseri-in-relazione e a vivere i rapporti interpersonali nella
solidarietà e nell'amore vicendevole".
Il Papa ha poi chiesto di pregare per il vertice di Istanbul
sulle crisi umanitarie al quale anche la Santa Sede prenderà
parte con il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin.
Un pensiero anche ai cattolici cinesi che il 24 maggio
celebreranno la Madonna di Sheshan. "Possano i cattolici cinesi
- ha detto Papa Francesco -, insieme a quanti seguono altre
nobili tradizioni religiose, divenire segno concreto di carità e
di riconciliazione".
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