Frode in commercio e
contraffazione di indicazioni geografiche o denominazione di
origine dei prodotti agroalimentari. Sono le ipotesi di reato
che una settimana fa hanno portato al sequestro preventivo in
cinque aziende sarde di 14mila kg di tonno, oltre 30 mila
scatolette, destinate ai mercati della Sardegna e della
Penisola. Secondo gli investigatori del Nucleo di polizia
tributaria della Guardia di finanza, coordinati dal pm Andrea
Massidda, nelle scatolette ci sarebbe il contenuto differente
rispetto a quello indicato nelle confezioni e il tonno non
sarebbe stato pescato dalle tonnare di Portoscuso e Carloforte
ma sarebbe proveniente da altre zone del Mediterraneo.
Nelle etichette viene riportato, però, che la lavorazione
rispetta le ricette originale dell'isola di San Pietro. Le
indagini sono partite a gennaio dopo un normale controllo, poi
sfociato nel maxi sequestro.
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