(ANSAmed) - IL CAIRO, 3 MAG - Il ministero dell'Interno
egiziano ha inviato per errore ai media un "piano segreto" per
affrontare la crisi creata dall'arresto di due giornalisti
all'interno della sede del Sindacato della stampa, da sempre
inviolato. Lo riferisce il sito del quotidiano Al Masry Al Youm.
Il dicastero ha poi inviato agli stessi media egiziani una
seconda mail sottolineando che l'invio era dovuto ad un "errore
tecnico". Citando "fonti del ministero", il sito scrive che
l'episodio riflette un presunto "stato confusionario in cui
versa il ministero". Il piano doveva essere sottoposto
all'attenzione del ministro, il generale Magdy Abdel Ghaffar, e
ora sono in corso "indagini allargate" nei confronti di "alcuni
dipendenti del dipartimento informazione del ministero".
La "Nota ai media" forniva indicazioni su come affrontare a
livello mediatico le ripercussioni del caso di due giornalisti
Amr Badr e Mahmoud el Sakka arrestati domenica sera nella sede
del Sindacato con l'accusa di diffusione di notizie false e
tentativo di rovesciare le istituzioni. Nel testo si esprimono
valutazioni sulla "escalation" del sindacato, "premeditata" e
finalizzata a "ottenere vantaggi elettorali"; si prevede una
"campagna feroce contro il ministero" e si esorta a tenere "una
posizione fissa, immutabile" minacciando di "punire" chi dovesse
discostarsene. Nel lungo documento si prevede anche che
"l'intervento diretto del ministro dell'Interno sarà accolto da
dubbi da parte dei media" e si consiglia di ricorrere a "esperti
della sicurezza o a generali in pensione", impostando un
"coordinamento con alcuni programmi televisivi, per invitarli a
parlare e ad esporre il punto di vista del ministero".
Il dicastero, da tempo sotto pressione per il caso della
tortura a morte di Giulio Regeni di cui da esattamente tre mesi
non si trovano i responsabili, è stato criticato oggi anche dal
principale quotidiano governativo, Al Ahram, che apre
l'editoriale scrivendo: "il ministero dell'Interno ha commesso
molti errori nell'ultimo periodo e il più recente è il
comportamento deplorevole nei confronti dei giornalisti".
(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA