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Migranti: Gentiloni-Alfano scrivono a Ue, no barriere a Brennero

Vienna: "Controlli a giusti e necessar". Ue: "Non è questa la soluzione giusta"

"Le misure annunciate" dall'Austria al Brennero "inducono a chiedere con estrema urgenza la verifica da parte della Commissione della loro compatibilità con le regole di Schengen". Lo scrivono in una lettera congiunta al commissario Ue Avramopoulos i ministri degli Esteri Gentiloni e dell'Interno Alfano sottolineando che "la decisione di ripristinare i controlli interni con l'Italia non appare suffragata da elementi fattuali" e che "la reintroduzione di controlli e/o di barriere tecniche non può in alcun modo essere considerata proporzionata"

Monito Ue, ricollocamenti insoddisfacenti.  I progressi fatti sulla crisi dei migranti sono "nel complesso insoddisfacenti": "pochi" sui ricollocamenti, mentre sui reinsediamenti sono "buoni". Così il secondo rapporto della Commissione Ue sui migranti. "Gli sforzi sui ricollocamenti devono aumentare in modo marcato per rispondere all'urgente situazione umanitaria in Grecia e per evitare qualsiasi peggioramento della situazione in Italia", ha dichiarato il commissario Ue Dimitri Avramopoulos, invitando gli stati membri ad "accelerare" anche sui reinsediamenti.

Medici senza Frontiere denuncia che negli scontri di due giorni fa a Idomeni si è sparato "ad altezza di bambino". Loris De Filippi, presidente di Msf : "Negli scontri - ha detto - almeno 200 persone sono rimaste ferite da gas lacrimogeni e altre 37 da proiettili di gomma sparati ad altezza non di uomo, ma di bambino. Almeno tre bambini sono rimasti feriti da questi proiettili". "E' una situazione aberrante - ha aggiunto - creata dall'Europa e non risolta dall'Europa".  "Se non ci fossero le organizzazioni internazionali a tentare di portare una soluzione alla situazione di Idomeni - ha denunciato De Filippi - sarebbe un disastro". "E non dimentichiamoci - ha aggiunto il presidente di Msf - che Idomeni è solo una parte del problema greco. Ci sono complessivamente oltre 50 mila persone bloccate all'interno del Paese in questo momento, molte delle quali si trovano in porti come ad esempio al Pireo, dove sono in quattromila". 

Il ministro dell'Interno austriaco, Johanna Mikl-Leitner giudica "non comprensibile" l'agitazione in Italia per l'avvio dei lavori per i controlli di confine al Brennero. Lo ha reso noto in una dichiarazione all'agenzia di stampa Apa. Secondo Mikl-Leitner, viene "ora messo in pratica puntualmente quanto già annunciato da settimane e messo sul tavolo in maniera chiara anche la scorsa settimana a Roma". Per il ministro austriaco, l'obiettivo dei controlli al Brennero è prepararsi a eventuali flussi migratori incontrollati. "Ci prepariamo e iniziamo con la costruzione di un'infrastruttura di controllo al Brennero", ha detto ancora Mikl-Leitner. L'Austria "farà di tutto per mantenere la libertà di passaggio al Brennero, per questo dai nostri partner italiani deve essere assicurato che non vi sarà nessun flusso incontrollato di profughi dall'Italia attraverso il Brennero", ha poi proseguito Mikl-Leitner, aggiungendo però che il suo Paese si prepara nell'eventualità che questo non accada: "Bisogna quindi cominciare adesso con i lavori e non quando il problema dovesse presentarsi", ha detto. Mikl-Leitner ha poi detto che Alfano, in un colloquio costruttivo, ha assicurato che l'Italia prenderà le misure necessarie per evitare il flusso di profughi al Brennero: "In questo senso la stretta dei controlli al Brennero dipenderà dal successo delle misure italiane", ha concluso.

Il cancelliere austriaco Werner Faymann dopo il consiglio dei ministri a Vienna ribadisce: "Il management di confine al Brennero e le nuove misure legislative sul diritto d'asilo non sono auspicabili, ma necessari e giusti". Secondo Faymann, "è assolutamente fuori discussione" non fare niente e accogliere persone senza limiti e senza controlli. "Mi assumo la responsabilità", ha aggiunto il cancelliere.

L'Ue bacchetta Vienna: "Quello che sta accadendo al confine tra Italia e Austria non e' la soluzione giusta". Lo ha detto il Commissario europeo Dimitri Avramopoulos parlando alla plenaria di Strasburgo.

"La Commissione europea molto preoccupata" per l'annuncio austriaco di voler costruire una barriera al Brennero. Lo dice la portavoce del Commissario Dimitris Avramopoulos, Natasha Bertaud, specificando che "abbiamo visto gli annunci" e se saranno messi in atto "dovremo valutarli molto seriamente" per le conseguenze sulla libera circolazione. Sottolineando che "le reintroduzioni dei controlli alle frontiere interne devono essere eccezionali e temporanei", la Commissione "valuta" le azioni dell'Austria ed Avramopoulos "nel pomeriggio avrà un colloquio con il ministro dell'Interno austriaco". Bertaud inoltre aggiunge che "non ci sono prove di una deviazione dei flussi di migranti dalla Grecia all'Italia" ma sono stati osservati "15mila arrivi in Italia dalla Libia dall'inizio dell'anno".

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I controlli del traffico leggero e pesante saranno effettuati in un parcheggio a nord del confine. Nei prossimi giorni sarà anche allestito un centro di registrazione. A nome del governo il sottosegretario con delega all'Ue Sandro Gozi reagisce in serata definendo la decisione "un grave errore che viola le regole europee" e chiedendo a Vienna di riconsiderare "questa decisione che contravviene allo spirito e alla lettera degli accordi europei oltre che all'amicizia che lega Italia e Austria".

Da tempo Vienna aveva annunciato l'intenzione di un "management di confine" al valico italo-austriaco, seguendo l'esempio di Spielfeld, al confine con la Slovenia, dove i varchi per i migranti sono limitati da recinzioni. Dopo la chiusura della rotta balcanica e l'arrivo della bella stagione, il governo austriaco teme un incremento dei flussi migratori dalle coste del Mediterraneo. La settimana scorsa l'accelerata, con le visite del ministro degli Esteri Sebastian Kurz a Bolzano e del ministro degli Interni Johanna Mikl-Leitner a Roma.

Il presidente Heinz Fischer, da "europeista convinto", si è affrettato a precisare che "i provvedimenti al Brennero non prevedono un muro oppure filo spinato", assicurando il minor impatto possibile sul transito di persone e merci. "Ma - ha avvertito - servono più controlli per chi vuole entrare in Europa". Per il momento al Brennero macchine, tir e treni transitano in continuazione senza rallentare. Si vedono anche pochi migranti in viaggi verso nord. "Il numero degli arrivi è stabile. In media transitano 20-25 persone al giorno", conferma Roberto Defant, dell'associazione Volontarius che si occupa dell'accoglienza di profughi in Alto Adige. "Per il momento - spiega - non abbiamo segnali che facciano pensare ad un aumento sostanziale". Volontarius è in stretto contatto con la Questura di Bolzano e con la Provincia autonoma per essere pronti in caso di necessità. Al valico italo-austriaco da tempo esiste un piccolo centro di accoglienza con 70 posti letto.

I controlli potrebbero partire a fine maggio, ma sarà il ministero degli Interni a Vienna a stabilire l'effettivo avvio, secondo il reale flusso di migranti. "Con Schengen e la fine dei controlli di frontiera il Brennero era diventato un simbolo dell'Unione europea, ora torna ad essere simbolo della divisione", hanno affermato il governatore altoatesino Arno Kompatscher e il segretario Svp Philipp Achammer, ribadendo la necessità di "una soluzione europea". Dall'Italia si sono alzate numerose critiche. Il sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione, ha evidenziato "implicazioni economiche tutt'altro che trascurabili. Sarebbe una perdita secca consistente, per questo abbiamo insistito che l'area restasse aperta, ma l'Austria - ha aggiunto - ha elezioni politiche importanti alle porte". Per Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, si tratta di "un muro preventivo inaccettabile" e di "una spallata inutile e negativa contro l'Europa". "Un pessimo segnale per l'Europa che non risolverà niente ma che contraddice i suoi valori", ha aggiunto la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia. Plaude invece il leader della Lega Nord Matteo Salvini: "Altro che il buonista Mattarella. Fa bene l'Austria che evidentemente ha politici che difendono gli interessi dei loro cittadini".

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