Un serpentone di passeggini vuoti
si è snodato nella cittá vecchia di Taranto "come testimonianza
dei bambini non nati a causa dell'infertilità maschile e
femminile e dei piccoli tarantini morti per l'elevato tasso di
inquinamento sofferto dalla città".
Il flashmob per la vita è stato organizzato dal gruppo
Genitori Tarantini (che aveva fatto affiggere nei giorni scorsi
manifesti con i fumi dell'Ilva e la scritta 'I bambini di
Taranto vogliono vivere'), con la collaborazione di Wwf e
Taranto Lider. Prima il raduno a piazzale Democrate, poi un
corteo che ha percorso la ringhiera del Lungomare, corso
Viittorio Emanuele II, fino ad arrivare a piazza Castello. I
manifestanti chiedono la chiusura delle fonti inquinanti e
un'alternativa per la città di Taranto e per i propri figli.
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