Esplode da Nord a Sud la protesta
dei Conservatori italiani, 'dimenticati' da una riforma che,
approvata nel 1999, dopo 16 anni manca ancora di una metà dei
decreti attuativi. Così oggi, con trombe, violini, timpani e
pianoforti, i 90mila giovani della formazione accademica
musicale, assieme ad insegnanti e direttori, sono scesi in
piazza, da Treviso alla Valle dei Templi, per dare la 'sveglia'
in musica al Governo. Un grande concerto di protesta, che sta
attraversando il Paese: a Treviso gli studenti del Conservatorio
'Steffani' di Castelfranco si sono esibiti davanti alla sede
della Prefettura, a Cesena è andato in scena nel pomeriggio a
palazzo Guidi 'Strombazziamo per il Miur', a Catania, nei locali
del 'Bellini', è in corso la 'Maratona musicale', e poi ancora a
Firenze, Genova, Foggia, Cuneo e nelle molte altre città in cui
hanno sede nel Paese i 77 istituti di alta formazione musicale.
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