La Corte di Cassazione ha respinto
il ricorso presentato dai legali della sedicenne di Ancona,
accusata di concorso nell'omicidio di entrambi i genitori
insieme al fidanzato diciottenne Antonio Tagliata, reo confesso.
La ragazza resta quindi nel carcere minorile di Napoli. Gli
avvocati difensori Paolo Sfrappini e Augusto La Morgia avevano
contestato, ritenendolo illegittimo, il provvedimento del Gip
per la custodia cautelare in carcere, per assenza di motivazioni
sull'esclusione di misure alternative alla detenzione e di
privazione del diritto allo studio. Motivazioni non sufficienti
per i giudici della Cassazione che hanno rigettato il ricorso.
E' nel carcere di Marino del Tronto per il momento anche
Tagliata: il suo legale Luca Bartolini ha chiesto il
trasferimento in una struttura psichiatrica, sulla scorta di una
consulenza, non ancora completata, dopo che il giovane aveva
ingerito candeggina. Il 17 febbraio il Gip nominerà come perito
Renato Ariatti.
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