Dopo l'arresto dello zio e del
padre arrestati con l'accusa di essere affiliati a clan di
camorra, ad appena 16 anni aveva preso in mano le redini della
famiglia proseguendo le attività estorsive ed usuraie. E' finito
per questo in una comunità per minori, su ordine del Tribunale
per i minorenni di Napoli, un ragazzo - C.L., le iniziali del
suo nome - figlio e nipote di due detenuti per reati di camorra,
ritenuti dagli investigatori esponenti di rilievo della
criminalità organizzata casertana.
Lo zio, in particolare, è ritenuto dalla Dda di Napoli il
riferimento del clan Belforte di Marcianise nella città di
Maddaloni, grosso comune alle porte di Caserta. Come il padre e
lo zio, il ragazzo è accusato di estorsione e usura con
l'aggravante mafiosa.
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