Quattro giovani antagonisti,
arrestati il 12 novembre scorso con le accuse di devastazione e
incendio per la 'guerriglia urbana' del primo maggio a Milano
durante il corteo contro l'Expo, hanno chiesto, attraverso i
loro legali, di essere giudicati con rito abbreviato. Istanza
condizionata, però, alla testimonianza di un consulente della
difesa, il quale attraverso l'analisi dei filmati potrebbe
deporre, come precisato dai difensori, sulla dinamica dei fatti
e sulle "condotte" degli imputati.
Nelle scorse settimane il pm di Milano Piero Basilone aveva
chiesto e ottenuto il processo con rito immediato per i 4
anarchici milanesi (un quinto è ancora latitante, mentre i 5
greci arrestati ad Atene sono stati poi scarcerati e non
estradati). Ora i difensori hanno chiesto l'abbreviato
condizionato (se non verrà concesso verrà celebrato un processo
in abbreviato 'secco') alla testimonianza su una consulenza sui
filmati delle telecamere, perché nelle indagini ci sarebbe, a
detta dei legali, una "lacuna".
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