Ha avuto esito negativo il
tentativo di conciliazione avviato dal giudice civile del
tribunale di Roma, Federico Salvati, per cercare di porre fine
alla vicenda giudiziaria della mancata corresponsione della
vincita per un 13 da circa un miliardo di lire realizzato il
primo novembre del 1981 da Martino Scialpi, commerciante
ambulante di Martina Franca (Taranto). La schedina è stata
dichiarata autentica, ma il Ministero delle Finanze e il Coni si
sono sempre rifiutati di pagare perchè sostengono che la matrice
del tagliando non sia mai arrivata all'archivio corazzato del
Totocalcio. Scialpi aveva dato disponibilità a chiudere la
transazione per la cifra di 5 milioni di euro, oltre le spese
legali. Il procedimento è stato rinviato al 27 ottobre per le
conclusioni e la sentenza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA