La Guardia di Finanza di Torino ha
scoperto una frode fiscale da 550 milioni di euro messa a punto
da cinque società piemontesi operanti nel settore dei materiali
ferrosi. L'operazione ha portato al sequestro "per equivalente"
di beni per un valore complessivo di 86 milioni di euro.
Ulteriori accertamenti sulle aziende coinvolte, tutte nel
frattempo avviate verso la liquidazione, hanno consentito alla
Fiamme Gialle di proporre il recupero fiscale su una base
imponibile di 550 milioni di euro e un'Iva dovuta superiore ai
110 milioni di euro.
La frode fiscale era stata messa a punto nel periodo tra il
2006 e il 2012. Attraverso un complesso sistema di false
fatturazioni, avvalendosi di prestanome, le società ottenevano
rimborsi dell'Iva senza averla mai pagata e vendevano merce
inesistente. Quattro persone sono state denunciate.
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