Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Faceva prostituire figlia e nipote

Faceva prostituire figlia e nipote

Una ragazza costretta in strada al settimo mese di gravidanza

GENOVA, 11 febbraio 2016, 10:17

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Faceva prostituire anche la figlia e una nipote appena maggiorenne la donna arrestata a Genova che insieme a un figlio, a un'altra figlia, e una cugina gestiva 10 donne che si vendevano in strada a Sampierdarena. I quattro, tutti romeni, hanno fatto lavorare anche una ragazza al settimo mese di gravidanza. A gestire il giro una donna di 60 anni. L'indagine è partita un anno fa dalla denuncia della terza figlia della 60/enne, mamma della ragazza obbligata a prostituirsi. L'inchiesta è stata condotta, anche con intercettazioni, dalla Squadra mobile. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al reclutamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione.
    Per fare guadagnare più soldi alle prostitute, la donna obbligava le ragazze ad assecondare i clienti su ogni richiesta e ad avere rapporti sessuali non protetti. Parte dei guadagni venivano inviati in Romania mentre altri investiti in gioielli.
    La donna a capo dell'organizzazione spendeva molto nelle slot machine.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza