Non una caduta accidentale ma un
omicidio provocato da otto ferite alla testa della vittima. È
quanto emerge dall'autopsia condotta ieri di Maurizio Pozzi, 69
anni, trovato gravemente ferito dalla moglie venerdì sera nel
loro appartamento in via Carli, a Milano, e morto qualche ora
dopo all'ospedale Niguarda. Inizialmente si pensava che la morte
fosse dovuta a una caduta in casa ma gli esami hanno evidenziato
otto colpi (2-3 dei quali mortali) inferti con un'arma
contundente alla testa con una forza tale da spaccare la teca
cranica.
Le ferite non erano emerse subito perché Pozzi era stato
trasportato d'urgenza in ospedale nel tentativo di essere
operato e salvato. Per questo i medici avevano ricucito le
lesioni al capo. L'uomo era uno storico commerciante della zona
Affori, e gestiva un negozio con la figlia e la moglie. È stata
quest'ultima a dare l'allarme chiamando il 118 attorno alle
19.20 di venerdì. Il 69enne non aveva denunciato episodi di
minacce.
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