La corrispondenza di Marcello
Dell'Utri in entrata e in uscita dal carcere di Parma, dove l'ex
senatore è detenuto, è stata sottoposta a controlli per nove
mesi senza che l'interessato abbia avuto la possibilità
effettiva di difendersi dal provvedimento. Lo riferisce l'avv.
Alessandra Altavilla, che ha rappresentato Dell'Utri davanti al
tribunale di Sorveglianza di Bologna dove era fissata un'udienza
per discutere il reclamo contro la proroga alla misura, disposta
inizialmente ad aprile.
Il provvedimento è stato disposto per tre mesi, poi prorogato
da luglio a ottobre, infine per altri tre e ora non è più in
vigore. Ma l'udienza per discutere l'impugnazione della prima
proroga si è conclusa con un rinvio, mentre dev'essere ancora
fissata la data sul reclamo sulla seconda. Secondo l'avvocato,
che contesta una "motivazione erronea e apodittica", il fatto di
poter discutere i ricorsi quando ormai la questione è superata
nel tempo rappresenta "una frustrazione della tutela
giurisdizionale".
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