(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 28 GEN - Vivevano in condizioni
disumane, praticamente in stato di schiavitù. Diciannove
lavoratori extracomunitari regolari erano costretti a vivere in
un caseggiato adibito a dormitorio, in locali fatiscenti e privi
di ogni minimo requisito igienico. L'affitto mensile loro
imposto dal proprietario, che è stato denunciato, era di 40-50
euro al mese. E' questa una delle vicende emerse nel corso della
nuova operazione contro il caporalato - la quinta disposta e
coordinata dalla Prefettura di Reggio Calabria - nella Piana di
Gioia Tauro, dove sono state controllate tre aziende agricole
tra Rosarno, Candidoni e Taurianova. "Cinque operazioni - ha
detto il prefetto Claudio Sammartino - per tenere sempre desta
l'attenzione". "Nelle imprese agricole sottoposte a controllo -
ha spiegato il questore Raffaele Grassi - dove sono stati
scoperti 36 operatori agricoli utilizzati illegalmente, 18 dei
quali extracomunitari, regolari".
Migranti in dormitorio fatiscente
Controlli nel reggino, in tre aziende 36 lavoratori a nero
