E' dedicato a Giuseppe Dosi, il poliziotto-artista che ideò la sigla Interpol, il secondo Quaderno dell'ufficio storico della Polizia di Stato. Dosi diresse l'ufficio italiano di Interpol per diversi anni subito dopo la fine della guerra e, per le sue abilità nei travestimenti, fu incaricato di seguire molte indagini tra cui quelle riguardanti i delitti di alcune bambine, avvenuti a Roma tra il 1924 ed il 1927, dei quali fu accusato ingiustamente Gino Girolimoni di cui Dosi provò l'innocenza.
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