TORINO - Azione dei No Tav nella notte contro il cantiere di Chiomonte in Valle di Susa con lancio di pietre e grossi petardi. Le forze dell'ordine hanno bloccato otto attivisti - secondo le prime informazioni - e ora stanno valutando come procedere nei loro confronti. Gli otto attivisti, dopo i primi accertamenti sulla loro condotta, sono stati arrestati dalla polizia. Dal 4 al 6 settembre il movimento No Tav ha lanciato una tre giorni di iniziative chiamata "Seminiamo Resistenza". Nel pomeriggio di ieri c'era stata una dimostrazione davanti al cantiere e una 'semina' per "una valle viva e verde". Gli otto attivisti, dopo i primi accertamenti sulla loro condotta, sono stati arrestati dalla polizia. Dal 4 al 6 settembre il movimento No Tav ha lanciato una tre giorni di iniziative chiamata "Seminiamo Resistenza". Nel pomeriggio di ieri c'era stata una dimostrazione davanti al cantiere e una 'semina' per "una valle viva e verde".
C'è un minorenne (e non due come risultava in un primo momento agli stessi attivisti del movimento) di diciassette anni fra gli otto No Tav arrestati la scorsa notte in Valle di Susa per l'attacco al cantiere di Chiomonte. Gli altri sono Francesco Bondi, 33 anni, Carlo Gennari (24), Pier Paolo Pittavino (36), Valeria Grassi (20), Jacopo Bindi (29), Francesca Vaglio Laurin (24), Alex Quintiero (26). Secondo gli investigatori sono tutti di area autonoma e antagonista; la maggior parte gravita attorno al centro sociale torinese Askatasuna. Le accuse sono resistenza e violenza aggravata a pubblico ufficiale, esplosione di ordigni e materie esplodenti, travisamento.
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