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Su Facebook pagina 'Che schifo le donne incinte'. Parte la petizione

Su Facebook pagina 'Che schifo le donne incinte'. Parte la petizione

Non viene rimossa nonostante le proteste perché 'conforme agli standard'. Su Firmiamo.it parte la raccolta firme

06 maggio 2015, 14:15

Redazione ANSA

ANSACheck

Nonostante le numerose segnalazioni per insulti verso donne in gravidanza e bimbi, Facebook ha giudicato la pagina 'Che schifo le donne incinte' conforme agli standard della comunità. "Paghiamo fb per avere più visibilità, quindi non possiamo essere bannati", rispondono gli ammministratori della suddetta pagina.

Da qui, la petizione aperta su Firmiamo.it, visibile al link https://goo.gl/dla7g6, per chiedere al social network di rivedere la sua posizione e alle persone di continuare a segnalare. La spiegazione della mancata rimozione arriva dagli stessi amministratori della fanpage che in un post dello scorso 28 aprile scrivono: “In chat arrivano numerosi messaggi di gente che ci denuncia e che ci segnala a fb. Paghiamo fb per avere più visibilità, quindi non possiamo essere bannati, usate il tempo che vi sto facendo risparmiare per cose più utili come imparare a fare un nodo scorsoio e andare alla ricerca di un posto tranquillo dove trasformarlo nella vostra ultima collana (…)”.

“In un momento storico, nel quale si discute di diritti delle donne e di omofobia – si legge nella petizione -, abbiamo il dovere di prendere le distanze da contenuti che non rispettino la libertà e la natura più intima della donna, ovvero quella della maternità. Molte donne non possono diventare madri e sono costrette ad intraprendere strade costose, a volte discutibili, per riuscire nel proprio intento. Offendere questo diritto naturale significa ledere la donna nella sua libertà principale, oltre che offendere la natura umana”.

Per aderire alla petizione e chiedere la rimozione della fanpage, basta andare al link https://goo.gl/dla7g6 e cliccare su “firma”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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