Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

#mobbingmaternita: la campagna a tutela delle mamme lavoratrici

#mobbingmaternita: la campagna a tutela delle mamme lavoratrici

06 maggio 2015, 14:24

Redazione ANSA

ANSACheck

foto archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

foto archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
foto archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

  "In 5 anni in Italia i casi di mobbing da maternità sono aumentati del 30%: chiediamo azioni concrete a tutela delle lavoratrici neo-mamme": questa la richiesta della campagna #mobbingmaternita promossa su Megashouts.org e diretta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, visibile al link http://goo.gl/0mxlLn.

   Oggetto dell’iniziativa sono le discriminazioni e le dimissioni in bianco che costituiscono la quotidianità di molte lavoratrici. A raccontare che l'Italia non è un Paese per mamme ci ha pensato l’Osservatorio Nazionale Mobbing con i suoi dati: in 5 anni i casi di mobbing da maternità in Italia sono aumentati del 30%, solo negli ultimi 2 anni sono state licenziate o costrette alle dimissioni 800mila donne, 350mila sono quelle discriminate per la maternità o per aver richiesto di conciliare lavoro e vita familiare, 4 su 10 le madri costrette a dare le dimissioni per il “mobbing post partum”. Di tutte queste donne, poche possono permettersi di portare avanti un'azione legale. I dati riguardano tutto il Paese in misura più o meno uguale, con una concentrazione nelle metropoli, Milano in testa.

   La campagna #mobbingmaternita su Megashouts.org chiede che questa situazione venga affrontata il prima possibile con azioni concrete a tutela delle neomamme. Tutti possono firmare, andando al link http://goo.gl/0mxlLn e cliccando su “agisci”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza