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Turismo: Basilea, la porta svizzera per l'Expo

Turismo: Basilea, la porta svizzera per l'Expo

Dalla 'città del cibo' a quella dell'arte contemporanea

MILANO, 27 aprile 2015, 14:30

Redazione ANSA

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C'è un corridoio naturale che unisce due nazioni confinanti e ancor più legate di fronte all'Expo, l'evento globale che da maggio si svolgerà a Milano portando milioni di persone a poche centinaia di chilometri dalla vicina Svizzera. Un'occasione che l'ente del turismo elvetico spera di valorizzare proponendo ai visitatori della 'città del cibo' quella dell'arte contemporanea: Basilea.
    Con quattro ore di treno diretto si potranno visitare le decine di musei (ben 37 solo nel centro!) dove gli amanti dell'arte moderna troveranno esposti Picasso, Van Gogh, Renoir, Cezanne, Degas, De Chirico, Mirò, Mondrian, Renoir, Monet, Matisse, Kandinsky, Chagall. Come se non bastasse, fino al prossimo 28 giugno, i turisti troveranno la grande mostra su Paul Gauguin, con oltre cento opere da tutto il mondo. E che dire del Tinguely Museum, con la più grande collezione di 'macchine artistiche' dello straordinario scultore del ferro elvetico (1925-1991). Sorta sul gomito del 'grande fiume' svizzero, il Reno (la vera anima di Basilea sulle cui sponde è nato il commercio dei tessuti), oggi la città svizzera, terza per numero di abitanti, cantone autonomo, al confine di Francia e Germania, è di fatto una capitale dell'industria farmaceutica, tanto da meritare il soprannome di 'bio-valley'. Per il turista però la città si presenta come un'oasi di tranquillità, con la gente - anche se la crisi morde - che ama socializzare, i bistrot pieni e gli argini dove le persone prendono il sole. Da non perdere anche la Fondazione Beyeler, struttura disegnata da Renzo Piano, il Kunstmuseum e il Vitra design Museum, disegnato da Frank Ghery.
    Su www.basel.com tutte le informazioni sulla città.
   

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