C'è un corridoio naturale che
unisce due nazioni confinanti e ancor più legate di fronte
all'Expo, l'evento globale che da maggio si svolgerà a Milano
portando milioni di persone a poche centinaia di chilometri
dalla vicina Svizzera. Un'occasione che l'ente del turismo
elvetico spera di valorizzare proponendo ai visitatori della
'città del cibo' quella dell'arte contemporanea: Basilea.
Con quattro ore di treno diretto si potranno visitare le
decine di musei (ben 37 solo nel centro!) dove gli amanti
dell'arte moderna troveranno esposti Picasso, Van Gogh, Renoir,
Cezanne, Degas, De Chirico, Mirò, Mondrian, Renoir, Monet,
Matisse, Kandinsky, Chagall. Come se non bastasse, fino al
prossimo 28 giugno, i turisti troveranno la grande mostra su
Paul Gauguin, con oltre cento opere da tutto il mondo. E che
dire del Tinguely Museum, con la più grande collezione di
'macchine artistiche' dello straordinario scultore del ferro
elvetico (1925-1991).
Sorta sul gomito del 'grande fiume' svizzero, il Reno (la
vera anima di Basilea sulle cui sponde è nato il commercio dei
tessuti), oggi la città svizzera, terza per numero di abitanti,
cantone autonomo, al confine di Francia e Germania, è di fatto
una capitale dell'industria farmaceutica, tanto da meritare il
soprannome di 'bio-valley'. Per il turista però la città si
presenta come un'oasi di tranquillità, con la gente - anche se
la crisi morde - che ama socializzare, i bistrot pieni e gli
argini dove le persone prendono il sole. Da non perdere anche la
Fondazione Beyeler, struttura disegnata da Renzo Piano, il
Kunstmuseum e il Vitra design Museum, disegnato da Frank Ghery.
Su www.basel.com tutte le informazioni sulla città.
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