Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cronaca
  1. ANSA.it
  2. Cronaca
  3. Moro: Mattarella depone fiori in via Fani. Fioroni: 'Impegno del governo per rientro Casimirri in Italia'

Moro: Mattarella depone fiori in via Fani. Fioroni: 'Impegno del governo per rientro Casimirri in Italia'

Orlando,obiettivo urgente. Il Presidente della Repubblica conforta parenti vittime

A 37 anni dalla strage di via Mario Fani, che costò la vita ai cinque uomini della scorta del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, il governo di Matteo Renzi è pronto ad attivarsi per riportare in Italia uno dei responsabili dell'eccidio, il brigatista Alessio Casimirri, da molti anni latitante in Nicaragua "senza aver mai scontato un giorno di pena". I ministri degli Esteri Paolo Gentiloni e della Giustizia Andrea Orlando, ha annunciato infatti il presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul caso Moro, Giuseppe Fioroni (Pd), "faranno di tutto per far sì che Casimirri, uno dei due br di via Fani ancora all'estero, possa rientrare in Italia e pagare il debito con la giustizia perché sa tanto e può dirci tanto" su uno degli episodi più oscuri della storia d'Italia, su cui recentemente la Procura di Roma ha deciso di riaprire le indagini. Il guardasigilli infatti considera "obiettivo essenziale e irrinunciabile dell'azione di Governo la consegna all'Italia del pluriergastolano Casimirri, nonostante le decisioni negative fin qui assunte dalle autorità della Repubblica del Nicaragua", chiedendo "l'urgente ricognizione dello stato delle procedure di ricerca all'estero del latitante".

Le più alte cariche dello Stato hanno ricordato le cinque vittime (Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino) proprio lì dove il 16 marzo del 1978 la storia d'Italia cambiò per sempre, portando corone alla stele che commemora quegli "uomini fedeli allo Stato e alla democrazia uccisi con fredda ferocia". Il primo a rendere omaggio ai caduti, seguito dai presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini, è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che prima di lasciare via Fani ha voluto soffermarsi con Giovanni, il figlio dell'appuntato Ricci. "Il presidente - ha raccontato più tardi l'uomo - ci ha detto delle parole di conforto, che ci è vicino, e che anche se sono passati 37 anni le istituzioni sono vicine alle famiglie dei caduti, tutti i caduti del terrorismo". Giovanni Ricci aspetta ancora la verità: "Non bisogna mai gettare la spugna - ha aggiunto - Abbiamo una nuova commissione con poteri inquirenti, stiamo lavorando perché verità certe vengano scritte. Andremo avanti per pensare alle future generazioni". Ed è "non per alimentare odi e rancori ma per dare giustizia ai superstiti e far loro sentire che lo Stato è presente", ha spiegato il membro della commissione Moro Gero Grassi (Pd), che lo Stato si muoverà per portare "nelle patrie galere" Casimirri dal Nicaragua. Stamattina a commemorare le vittime, oltre allo stesso Fioroni, sono andati anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il capo della Polizia Alessandro Pansa, il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette e le autorità locali, il presidente della Regione Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Ignazio Marino. Del commando brigatista che sterminò la scorta di Moro "non sono stati identificati i due a bordo della moto Honda, che era sul posto, come da sentenza passata in giudicato". Lo ha ribadito il procuratore generale di Roma Antonio Marini, che intende risentire tutti i brigatisti coinvolti e condannati, anche gli irriducibili. "Anche quei due devono essere puniti come gli altri", ha detto il magistrato. "Dobbiamo chiarire se il presunto quinto sparatore o cosiddetto tiratore scelto - ha aggiunto Marini - si identifica con uno dei due a bordo della moto e che indossava il passamontagna".

 

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie