"Un'ipocrita (e forse ideologica) operazione per il 'decoro' urbano. Non un impegno contro il degrado umano, a fianco delle vittime. Ne proviamo vergogna".
Così il quotidiano dei vescovi, Avvenire, boccia senza appello l'annunciata creazione di una zona 'a luci rosse' a Roma, nel quartiere dell'Eur.
"Alla vigilia della giornata di preghiera e azione contro la tratta degli esseri umani, Roma - la capitale d'Italia, la città culla e cuore dell'umanesimo cristiano - si fa capofila di un progetto che assomiglia alla polvere celata sotto un tappeto di luci rosse. Un lavarsi la coscienza, come le strade. Non una scelta decisa per affrontare il dramma della prostituzione", scrive il giornale della Cei in un editoriale di prima pagina, dal titolo "Degrado capitale".