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Ucraina: Putin, Kiev non vuole seguire via pace

Riunione straordinaria ambasciatori Nato. Telefonata Poroshenko-Merkel-Hollande su conflitto. Stanziati da Ue ulteriori 15 milioni

"Condanniamo la rapida escalation di violenze lungo la linea del cessate il fuoco in Ucraina orientale da parte dei separatisti appoggiati dalla
Russia". Sono "inaccettabili". Lo sostiene il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della riunione straordinaria della Commissione Nato-Ucraina.

Le autorita' di Kiev "si rifiutano di seguire la via della soluzione pacifica" e "non vogliono risolvere" il conflitto nel sud-est ucraino "con i mezzi politici". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin accusando Kiev di aver "approfittato della tregua esclusivamente per riorganizzare le proprie forze". 

L'ufficio stampa dell'Alleanza Atlantica rende noto che è stata convocata  una riunione straordinaria della Commissione Nato-Ucraina a livello di ambasciatori. 

Putin, esercito Kiev è Legione straniera Nato - L'esercito di Kiev "non è più un esercito" ma "la Legione straniera della Nato" e "non persegue gli interessi nazionali" ucraini. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro con gli studenti dell'istituto superiore delle scienze minerarie di San Pietroburgo.

Il governo di Kiev ha introdotto uno stato di "alta allerta" a livello nazionale. La decisione - spiega Iatseniuk, citato dalla testata online 112.ua - ha "l'obiettivo di coordinare pienamente l'attivita' di tutti gli organi del potere statale per garantire la sicurezza dei cittadini e la protezione della popolazione civile". Il premier ha quindi sottolineato che lo stato di emergenza nel sud-est non comporta l'introduzione della legge marziale.

Il governo ucraino ha introdotto lo stato di emergenza nelle regioni "separatiste" di Lugansk e Donetsk. Lo ha reso noto il premier ucraino Arseni Iatseniuk.

 

Si aggrava bilancio strage Mariupol, sale a 105 numero feriti, 12 gravi - E' salito a 105 il bilancio delle persone rimaste ferite dal lancio di missili Grad e Uragan che si è abbattuto sabato scorso su Mariupol uccidendo 30 civili. Lo fa sapere il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, su Facebook, precisando che 12 feriti versano in gravi condizioni.

Bombe su Donetsk, 2 morti e 15 feriti in 3 giorni  - E' di due morti e 15 feriti il bilancio delle vittime civili dei bombardamenti che hanno colpito Donetsk negli ultimi tre giorni. Lo fa sapere l'amministrazione cittadina della roccaforte separatista precisando che tra i morti vi e' un bambino. I bombardamenti sono continuati nella notte e nelle prime ore di questa mattina.

Kiev, 7 soldati morti e 24 feriti in 24 ore - Nelle ultime 24 ore nel sud-est ucraino sono stati uccisi sette militari di Kiev e altri 24 sono rimasti feriti. A darne notizia è Vladislav Selezniov, portavoce delle forze armate ucraine, citato dall'agenzia Unian.

Lavrov, presto contatti tra ribelli e Kiev - Ci saranno presto dei contatti tra il governo di Kiev e i miliziani separatisti del sud-est ucraino. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, citato dall'agenzia Tass. Lavrov ha quindi sottolineato che Mosca farà tutto il possibile per riprendere il processo di pace, che Kiev - sempre secondo il capo della diplomazia russa - tenta di "interrompere" con "l'uso della forza". La Russia si aspetta che l'Occidente, inclusi gli Stati Uniti, fermino l'uso della forza nel sud-est da parte di Kiev, ha detto il ministro degli Esteri russo, a margine di un incontro a Mosca con il capo della diplomazia israeliana Avigdor Lieberman.

Lavrov si augura che "il buon senso e gli interessi oggettivi e legittimi nazionali prevarranno" e l'Occidente non imporrà nuove sanzioni contro Mosca dopo l'escalation del conflitto nel sud-est ucraino e la strage di sabato a Mariupol. "Sappiamo molto bene - ha detto - come tali tragedie sono usate cinicamente per distorcere la verità" e per "alimentare l'isteria antirussa".

Telefonata Poroshenko-Merkel-Hollande su conflitto - Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha discusso al telefono del conflitto nel Donbass con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. Lo fa sapere l'ufficio stampa della presidenza ucraina in una nota pubblicata ieri sera su internet precisando che i leader di Francia e Germania hanno espresso preoccupazione per il riaccendersi delle violenze nel sud-est ucraino e per le violazioni degli accordi di Minsk di inizio settembre che prevedevano - tra le altre cose - una tregua in realta' mai davvero rispettata. Le parti - spiega la presidenza ucraina - si sono dette d'accordo sul fatto che per una de-escalation del conflitto servono un cessate il fuoco bilaterale e un incontro del Gruppo di contatto (Osce-Kiev-Mosca-separatisti) per il rilascio dei prigionieri, il ritiro delle truppe e delle armi pesanti dalla zona di fuoco e la definizione di una linea di demarcazione.

Stanziati ulteriori 15 milioni per aiuti umanitari - L'Ue aumenta la sua assistenza umanitaria all'Ucraina con ulteriori 15 milioni di euro. Il nuovo pacchetto di aiuti viene annunciato dal commissario Ue Christos Stylianides, che si trova in Ucraina. Lo stanziamento servirà ad alleviare le difficili condizioni dei più bisognosi a Mariupol e nelle altre aree colpite dal conflitto. I fondi servono alle necessità quotidiane, come acqua, cibo e assistenza sanitaria. L'ulteriore contributo porta il pacchetto totale a 95 milioni di euro, inclusi gli stanziamenti dagli Stati membri. In un'operazione congiunta organizzata da Commissione europea e Stati membri, tre aerei cargo consegneranno aiuti umanitari (tende, coperte, sacchi a pelo ed abbigliamento pesante) destinati agli ucraini che più si trovano in difficoltà, incluse le aree in mano ai ribelli. Gli aiuti saranno trasferiti anche su gomma, con camion che raggiungeranno l'Ucraina orientale nelle prossime ore. In totale saranno distribuite 85 tonnellate di forniture di soccorso. A fornire i mezzi di prima necessità: Germania, Polonia, Austria, Finlandia, Danmimarca, Francia, Lettonia, Estonia, Slovenia e la Commissione europea. Gli stati membri hanno agito attraverso il meccanismo di protezione civile europea.

"L'Ue è al fianco agli ucraini più bisognosi di aiuto. La Commissione ha provveduto al sostegno umanitario fin dall'inizio della crisi, ma ora le necessità sono più forti di sempre: agiamo per aiutare i più vulnerabili a superare l'ultima ondata di ostilità ed i mesi più freddi dell'anno. I voli aerei sono un simbolo della solidarietà Ue", così il presidente dell'esecutivo Ue Jean Claude Juncker parlando degli ulteriori 15 milioni di aiuti umanitari.

Ue, sanzioni dipendono da situazione sul terreno - "L'alto rappresentante Federica Mogherini ha deciso di convocare un Consiglio Esteri straordinario per valutare la situazione sul terreno e vedere come rispondere". Così la portavoce, Maja Kocijancic, commenta gli sviluppi in Ucraina, lasciando intendere che le sanzioni potrebbero essere indurite: il vertice europeo di dicembre, ricorda infati Kocijancic, aveva decise. Che "le misure possono essere ridotte o rafforzate a seconda dell'andamento della situazione sul terreno".


   

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