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Grecia, chi ha votato per Tsipras. Il popolo di Syriza: disoccupati e statali

Grecia, chi ha votato per Tsipras. Il popolo di Syriza: disoccupati e statali

Perde solo tra gli over 65. Tsipras ha occupato spazio del Pasok

Atene, 26 gennaio 2015, 19:03

Redazione ANSA

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Sostenitori di Tsipras © ANSA/AP

Sostenitori di Tsipras © ANSA/AP
Sostenitori di Tsipras © ANSA/AP

Negli uffici di Syriza e nelle sezioni in giro per la Grecia si analizza il voto di ieri: il processo non verrà completato prima di qualche giorno, ma le prime indicazioni emergono. Ad esempio, che Nea Dimokratia, il partito dell'ex premier Antonis Samaras, ha superato quello di Alexis Tsipras solo nella fascia di elettori sopra i 65 anni. I giovani sono la forza elettorale del partito che ha vinto le elezioni.

"Una cosa è certa: Syriza ha doppiato le percentuali di ND in tutte le altre fasce di elettorato sotto i 65 anni", dice all'ANSA il giovane economista di Syriza Theofanis Papageorgiou, sottolineando che i risultati dell'analisi sono ancora molto "parziali". "Avremo dati più precisi verso giovedì", promette. Già ieri, mentre c'erano ancora solo gli exit poll, i canali greci spiegavano che "dai primi dati" si vedeva che una percentuale tra il 45 e il 50% dei disoccupati greci avevano votato per Syriza, seguito da Alba Dorata e quindi da Nea Dimokratia. Ma secondo diversi osservatori è andato in massa verso Tsipras anche il pubblico impiego greco, stanco di tagli, di blocco delle assunzioni a fronte di ondate di pensionamenti in settori chiave come istruzione e sanità. I risultati elettorali danno indicazioni in merito: Syriza, rispetto al 2012, ottiene circa doppio dei voti (da 1,62 a 2,24 milioni) e dei parlamentari (da 71 a 149).

Segno che il suo richiamo ha funzionato in una zona trasversale della società ellenica. Dove si incontrano non solo i giovani, ma anche i molti pensionati che soffrono al crisi, le alte tasse e bollette, la sanità sempre meno generosa. In buona sostanza è stata quasi interamente assorbita da Syriza la rappresentatività che un tempo fu del Pasok, ancora nel 2009 partito roccaforte di sindacati, intellettuali progressisti e dipendenti del pubblico impiego. La fascia alta e ricca della società greca - quella che dovrebbe finire nel mirino fiscale del governo Tsipras e che viene accusata di non aver portato se non marginalmente il peso della crisi - è invece rimasta fedele a Nea Dimokratia, dicono i commentatori.

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