I fatti sono provati non tanto da
"pochissime prove orali" ma da "evidenze oggettive, documentali,
non equivoche, prove di incredibile diretta efficacia
probatoria. Abbiamo visto il film del naufragio. Come direbbero
gli americani, c'è la pistola fumante", prova evidente del reato
e di chi l'ha compiuto. Così il commento finale del pm
Alessandro Leopizzi alla fine della parte di requisitoria da lui
sostenuta e conclusa con l'ascolto delle note telefonate di
Gregorio De Falco a Schettino.
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