"Risoluto, pignolo e di sani valori. Credo nella giustizia e nella legalità". Così Giovanni Pantano, il consigliere comunale fermato in una operazione coordinata dalla Dda di Reggio Calabria insieme al sindaco di San Ferdinando Domenico Madafferi e al vicesindaco Santo Celi.
Pantano sul sito del meetup di San Ferdinando viene indicato come "co-organizer" e la sua data di iscrizione risulta essere il "6 novembre 2013".
"Attualmente consigliere di minoranza nel comune di San Ferdinando - scrive poi riferendosi a come pensa di rendersi utile - vorrei portare avanti la voce del movimento". La scheda si conclude con alcune notizie biografiche: "diploma istituto tecnico industriale, sposato con 4 figli, impiegato presso azienda privata, mi occupo di amministrazione del personale e di contabilità. Mi piace lo sport, in genere, e gioco a calcio a livello amatoriale, non sono più un ragazzino".
Pantano si era dimesso il primo luglio scorso dalla carica di consigliere comunale di San Ferdinando per protesta contro il trasbordo delle armi chimiche a Gioia Tauro. Pantano, eletto consigliere comunale nel 2011 con la lista civica "Futuro migliore", era stato poi uno dei fondatori del meetup di M5S a San Ferdinando. Su Youtube c'è un video, postato da Pantano il 25 marzo scorso, in cui l'ex consigliere comunale arrestato illustra le linee guida del meetup di San Ferdinando.