Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scozia: la "promessa" di Londra per salvare l'unione

Scozia: la "promessa" di Londra per salvare l'unione

Impegno leader a 48 ore dal voto. Salmond, un'offerta disperata

EDIMBURGO (Scozia), 17 settembre 2014, 12:28

Redazione ANSA

ANSACheck

(dell'inviata Anna Lisa Rapana') 'The Vow'. 'La promessa'. In prima pagina sul quotidiano scozzese Daily Record e con tanto di firme in calce: David Cameron, Ed Miliband, Nick Clegg. I leader dei principali partiti britannici fanno fronte comune e per scongiurare la vittoria del 'Si''al referendum sull'indipendenza scozzese mettono nero su bianco la loro promessa di concedere maggiori poteri alla Scozia se sara' ancora parte del Regno Unito la mattina del prossimo venerdi'.
    Cosi', a 48 ore dal voto (al via alle sette del mattino di giovedi' 18 settembre) Westminster tende la mano nella maniera piu' ufficiale che sa e offre agli scozzesi un impegno in un documento (non e' casuale la grafica scelta dal giornale) stilando una per una le proposte in cambio di un voto per il 'No'. Tre i punti principali: il primo promette ''vasti poteri'' per il parlamento scozzese ''secondo la tabella di marcia stabilita'' dai partiti e illustrata dall'ex premier Gordon Brown nei giorni scorsi. Il secondo è la garanzia di ''condivisione delle risorse in maniera equa'', quindi l'impegno ''categorico'' nel riconoscere al governo scozzese la decisione sul finanziamento dell'Nhs, il servizio sanitario nazionale che costituisce una delle maggiori incognite in caso di indipendenza secondo parte dell'elettorato.
    ''E' una disperata offerta last minute e sul nulla''. La reazione del 'first minister' scozzese, il leader indipendentista Alex Salmond, non si fa attendere, bolla la proposta come una concessione fuori tempo massimo che, dice: ''non riuscirà a dissuadere gli scozzesi dalla grande opportunità di affidare il futuro della Scozia nelle mani della Scozia''. La sua vice, Nicola Sturgeon, va oltre: ''Se le intenzioni erano serie allora perche' solo adesso?''. E accusa: ''stanno trattando gli elettori scozzesi con condiscendenza''.
    Nel countdown verso il voto il dibattito si fa piu' vivace che mai, con i botta e risposta a ritmo serrato e il fronte del 'No' che tenta di lanciare l'ultimo affondo mentre gli indipendentisti continuano a fare leva su picchi di entusiasmo impensabili fino a qualche settimana fa. L'occasione della vita'' l'aveva definita Salmond, che vale bene un ultimo fragoroso sforzo: i secessionisti avrebbero infatti lanciato un 'blitz' pubblicitario senza precedenti. Secondo il Times nelle ultime ore prima del voto distribuiranno 2,6 milioni di volantini e tappezzeranno tutta la Scozia con 300 cartelloni e un unico messaggio: 'Yes', a caccia degli indecisi calcolati attorno ai 500 mila elettori. Mentre la macchina unionista appare meno massiccia: i volantini sarebbero 1,5 milioni e i cartelloni 200. E gia' si avanzano le prime analisi su metodi ed efficacia di ciascuna campagna: ''Il 'sì' ha vinto la campagna dei cartelloni'', secondo John Curtice, docente di Scienze politiche alla University of Strathclyde, mentre il fronte del 'no' ha puntato sui 'focus group' per studiare l'elettorato e meno invece sul rapporto diretto con i votanti.
    Che il clima del dibattito con l'avvicinarsi del voto si vada surriscaldando lo dimostra poi la prima vittima di contestazioni: sopraffatto da urla e insulti il leader laburista Ed Miliband - che giocherebbe anche 'in casa' nella Scozia tradizionalmente importante bacino elettorale laburista - ha dovuto interrompere un incontro con gli elettori in un centro commerciale nel centro di Edimburgo questo pomeriggio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza